Da: "Ufficio Stampa_Monte Argentario" A: Oggetto: NICCOLO' FABI_comunicato Data: martedì 26 agosto 2003 17.59 COMUNE DI MONTE ARGENTARIO Porto S.Stefano Piazza dei Rioni MERCOLEDI' 27 AGOSTO ore 21,30 NICCOLO' FABI IN CONCERTO spettacolo gratuito La Cura del Tempo (2003) Sereno ad ovest (2000) Niccolò Fabi(1998). Il Giardiniere (1997) "Sono nato il 16 maggio del 1968. Dal momento che mio padre è stato uno dei più attivi produttori degli anni '70, grazie a lui ho potuto frequentare l'ambiente musicale fin da quando avevo sei anni. Ho visto gli storici concerti della Pfm. Ho assistito alle registrazioni di tanti dischi; dischi che nascevano in un periodo in cui c'era una diversa libertà e un diverso criterio di radiofonia. Così ho imparato molto sulla produzione di un disco, su tutti quegli elementi che all'interno del microcosmo della canzone possono renderla grande o definitivamente distruggerla. Perché in un certo senso la produzione, l'arrangiamento e la registrazione rappresentano dei continui pericoli di allontanamento da quell'emozione pura che è alla base della scrittura. " Io ho cominciato dagli anni '80: dal fatto che sono cresciuto in quel decennio e quindi con un diverso tipo di gusto. Infatti ho sempre apprezzato anche l'evasione, l'intrattenimento. L'esperienza con mio padre che ricordo con maggiore forza è stata la tournée nell'86 insieme ad Alberto Fortis dove facevo l'assistente di palco. E' stato accordando quelle chitarre che ho avvertito la nettissima sensazione che se non avessi provato anch'io un giorno ad andare su di un palco avrei mantenuto un senso acutissimo di frustrazione per tutto il resto della mia vita". "Le mie prime canzoni sono arrivate intorno ai tredici e quattordici anni. Prima ho iniziato come batterista e poi bassista, in un gruppo funky. C'è stato anche un significativo intermezzo in una cover band come i Fall Out in cui facevamo solo pezzi dei Police. Dai 19 anni ho cercato di suonare nei vari club le canzoni. Una cosa in verità che risultava alquanto difficile. Ma loro sono state il punto d'incontro di tutta la mia generazione: da chi cantava alle feste, fino a quello che cantava nei matrimoni. È stata comunque un'attività live che mi ha aiutato ad acquisire una maggiore consapevolezza sul palco". "Ho iniziato a suonare e cantare le mie canzoni perché ho sempre sentito la necessità di assumermi la responsabilità in prima persona di quello che avrei fatto; non ho mai cercato il gruppo come strumento di difesa. In questa ricerca probabilmente sono sempre stato un solitario. In pratica ho sempre saputo che gli schiaffi li avrei preso tutti da solo". Il grande cambiamento nella vita di Niccolò Fabi avviene nel 1996 quando firma il suo primo contratto con la Virgin, tutt'ora sua attuale casa discografica. La sua prima apparizione in casa Virgin avviene con il singolo Dica, nell'agosto del '96 Nel novembre dello stesso anno vince Sanremo Giovani e si qualifica per l'edizione 1997 Sezione Giovani dove presenta il brano Capelli con il quale si aggiudica il Premio della Critica. Con il primo album Il Giardiniere raggiunge oltre 100.000 copie vendute, e quindi il disco di platino. L'anno successivo, nel 1998, partecipa ancora una volta a Sanremo, nella categoria big con il pezzo Lasciarsi un giorno a Roma che confluirà successivamente nel suo secondo album Niccolò Fabi, disco che contiene altri due hit singles come Vento d'estate cantata in coppia con Max Gazzè e Il male minore, cover di un brano di Duncan Sheik. Questo lavoro, premiato con il disco d'oro, coinvolge una fitta schiera di collaboratori come, oltre al già citato Gazzè, Riccardo e Daniele Sinigallia, Cecilia Dazzi, Frankie HI-NRG. Questa tendenza alla collaborazione con il suo terzo album Sereno ad ovest viene completamente ribaltata per prediligere una assoluta trasparenza espressiva e un incontaminato riflesso interiore. Il divertimento di registrare a casa propria ha rappresentato uno stimolo eccezionale per la stessa creazione. Un disco che esalta la sensibilità musicale di Niccolò Fabi. Nel maggio 2000 contemporaneamente all'uscita di "Sereno ad Ovest" Niccolò Fabi è supporter dell'intero tour italiano di Sting ricevendo rispetto e calda accoglienza sia da parte sua che del suo pubblico. Nel 2001 Si trasferisce in Spagna dove cura la pubblicazione di un disco contenente il "meglio" della sua produzione in italiano più cinque adattamenti in castigliano, esperienza molto gratificante anche grazie alla collaborazione di artisti come Jorge Drexler e Nacho Campillo. Proprio nel periodo spagnolo e grazie alle sue suggestioni inizia la scrittura della "Cura del Tempo. ******+ Perché la cura del tempo? Tratto dalla prima strofa della prima traccia (È non È), è un verso che si è trovata addosso la poliedrica chiave di lettura dell'intero album. Quindi è diventato titolo. Il tempo in questo disco è il tempo della memoria ricuperata, dei suoni legati a date diverse e fortemente evocativi della loro epoca. È quindi il tempo della storia, del passato e dei suoi riflessi nelle nostre giornate. È quindi il tempo delle durate interiori, della difesa del proprio ritmo di dentro. Quello dell'attesa come atto di forza rispetto all'aggressione delle pressioni esterne. Il tempo aritmico e lievemente irregolare dell'inquietudine, quello non allineabile a nessun altro, quello che di più si accosta al battito cardiaco. È il tempo più che presente della subitaneità del suono, dell'attenzione al ritmo e ai ritmi, quello delle cadenze, del suono acustico, delle percussioni associate agli archi, quei suoni che esprimono in maniera inequivocabile il senso di "ora e qui". È il tempo dell'evoluzione e dei cambiamenti. È il tempo nuovo di zecca, il candore della pagina bianca alla destra del quaderno, quello dei suoni nuovi che non hai mai ascoltato. Questo è il quarto album di Niccolò Fabi (35 anni da compiere il 16 maggio prossimo), dura 48,31 minuti circa, e nasce a tre anni di distanza dall'ultimo. È il tempo arrivato, dell'adesso, della decisione, quello del tasto "play".